Con una certa soddisfazione guardo agli interventi in fase sperimentale - ai quali ho partecipato e contribuito sin dal 1985- dei comuni come Novara e Rovigo, che allora iniziavano ponendosi il tema “..una ricchezza da scoprire”: migliorare la situazione che iniziava a profilarsi relativa alla degradazione dell’ambiente, spiegando ai propri utenti mediante messaggi chiari ed accattivanti i vantaggi della Raccolta Differenziata. Oggi Rovigo si colloca al quinto posto nella classifica delle città con la maggior raccolta differenziata in Italia. Novara è la prima, la sua percentuale raggiunge il 68% seguita da quella di Verbania (66,4%), Asti (61,9%), Belluno (57,2%) e Rovigo (50,5%).
Oggi leggo:
”…La raccolta differenziata a Rovigo, avviata nel 1992 con la raccolta del vetro, è stata rimodulata negli ultimi anni con l'obbiettivo di superare quota 65%.
In particolare sono stati creati nuovi servizi, aumentati i contenitori, riviste le frequenze di vuotamento, sensibilizzato l'utenza e incentivato comportamenti virtuosi. Il risultato è stato un vistoso aumento in pochi anni della percentuale di rifiuti avviati a trattamento di recupero e riciclo rispetto ai rifiuti avviati a discarica…”
Oggi la Raccolta Differenziata assume un ruolo prioritario nel sistema di gestione integrata dei rifiuti, consentendo di perseguire l’importante obiettivo di diminuirne il flusso da avviare allo smaltimento e di indirizzare positivamente l’intero sistema di gestione.
Ad un indiscutibile senso civico di rispetto dell’ambiente e delle risorse naturali, si aggiunge un valido motivo economico: per carta, plastica, vetro e lattine non è previsto un costo di smaltimento, ma solo costi di raccolta e trasporto, a fronte di contributi previsti a livello nazionale.